Il dolore addominale è uno dei sintomi più comuni che spingono i pazienti a una visita urgente dal medico o a recarsi in ospedale. Nell’articolo di Minoru Tomizawa et al “Abdominal ultrasonography for patients with abdominal pain as a first-line diagnostic imaging modality” -Experimental and Therapeutic Medicine 13: 1932-1936, 2017, l’utilità e le limitazioni dell’ecografia addominale (US) sono state valutate retrospettivamente come modalità di imaging diagnostico di primo utilizzo in pazienti con dolore addominale. Un certo numero di pazienti con dolore addominale ha malattie gravi e richiede un ricovero o un intervento chirurgico. La diagnosi può essere un’ostruzione intestinale e altre condizioni gravi come l’infarto e il volvolo intestinale, un’appendicite acuta. E’ fondamentale una diagnosi corretta e rapida per la gestione appropriata dei pazienti. Le tecniche di imaging utilizzabili per la diagnosi a pazienti con dolore sono radiografia, ecografia addominale (US), tomografia computerizzata (TC) e risonanza magnetica (MR). Tra queste l’ecografia addominale è una procedura non invasiva, senza radiazioni, facilmente disponibile ambulatorialmente, nella maggior parte degli ospedali e può essere eseguita al letto del paziente. L’US addominale è indispensabile per la diagnosi di malattie in pazienti con sintomi addominali e per valutare le condizioni di organi solidi, fegato, pancreas, colecisti, milza e reni. L’ecografia è anche utile nella diagnosi di malattia intestinale, appendicite e diverticolite acuta e anche il tumore del colon-retto può essere diagnosticato con ecografia. Infatti la TC non è facilmente disponibile e pertanto l’ecografia è la procedura di prima linea eseguita. Sulla base di queste considerazioni lo studio di Tomizawa et al. ha analizzato retrospettivamente una coorte di pazienti sottoposti a ecografia addominale come procedura di prima linea per valutarne l’utilità e i limiti nel determinare la diagnosi corretta in pazienti con sintomi addominali. Sono stati analizzati i registri ospedalieri di pazienti sottoposti ad ecografia addominale come esame diagnostico di prima linea presso l’Ospedale Nazionale dell’Ospedale di Shimoshizu (Yotsukaido, Giappone) da aprile 2010 ad aprile 2015. Sono stati esclusi dallo pazienti con precedenti risultati di esami di imaging diagnostico per la ridurre la distorsione dei risultati. I pazienti analizzati includevano 39 maschi con un’età media (media ± deviazione standard) di 65,8 ± 18,8 anni e 37 femmine con un’età media di 53,7 ± 19,3 anni. La diagnosi con ecografia addominale era in accordo con la diagnosi finale in 66 dei 76 pazienti. La diagnosi finale dei sintomi con ecografia non ha avuto successo nei restanti 10 pazienti che hanno richiesto ulteriori indagini. Colangite acuta, colecistite acuta, pancreatite acuta, appendicite acuta, diverticolite del colon e rottura della milza sono state correttamente diagnosticate. Diversi tipi di cancro, compreso il cancro del colon-retto, sono stati anche diagnosticati con successo. Il cancro del dotto biliare e il volvolo del colon-sigma non sono stati diagnosticati mediante ecografia a causa della presenza di gas intestinale. Tuttavia anche in questi casi sono stati rilevati reperti anormali mediante ecografia, ma per la diagnosi sono stati necessari ulteriori accertamenti.
In conclusione l’ecografia addominale è risultata sicuramente utile per i pazienti con sintomi addominali, tuttavia si raccomanda di eseguire ulteriori esami diagnostici o ricorrere a consulto eventualmente anche con i ginecologi quando è presente abbondante meteorismo o si sospettano condizioni ginecologiche.