Il rischio di aritmia cardiaca aumenta in maniera significativa in presenza di un uso combinato di Ceftriaxone e Lansoprazolo. L’assunzione dell’antibiotico e dell’inibitore della pompa protonica è infatti associata a un aumento dell’incidenza della sindrome del QT lungo, condizione potenzialmente fatale.
Lo studio, apparso sul Journal of the American College of Cardiology, è firmato dal prof. Nick Tatonetti. Insieme al suo team della Columbia University, il prof. Tatonetti ha esaminato un archivio di 1,8 milioni di segnalazioni di eventi avversi raccolti attraverso un algoritmo dagli esperti della Food and Drug Administration.
L’effetto dell’associazione dei due farmaci è stato osservato sia sugli uomini che sulle donne: «Presi singolarmente, entrambi i farmaci soddisfano ampiamente i requisiti normativi di sicurezza per l’approvazione, ma data la misura in cui sono stati in grado di bloccare il canale hERG, difficilmente verrebbero approvati in associazione», commenta Tatonetti.
Nella maggior parte dei casi la sindrome del QT lungo è legata infatti a una disfunzione del canale hERG, elemento cruciale per la corretta attività elettrica del
muscolo cardiaco, che resta aperto per troppo poco tempo.
«L’interazione tra Ceftriaxone e Lansoprazolo richiede ulteriori approfondimenti», concludono gli autori.
Fonte: Journal of the American College of Cardiology
05/12/2016 Andrea Sperelli